fonte foto: own work, Public domain, via Wikimedia Commons
Nevermind è il secondo album in studio dei Nirvana, pubblicato nel 1991.
La storia del bambino in copertina dell’album
Sulla copertina dell’album dei Nirvana vi è la foto di un bambino senza vestiti che nuota in acqua, ripreso mentre insegue una banconota attaccata ad un amo da pesca. E’ una delle cover più conosciute nel mondo della musica, se non una delle più iconiche. Il bambino in foto è Spencer Elden, e suo padre era amico del fotografo Kirk Weddle. Quest’ultimo è stato pagato solamente 200 dollari per realizzare quello che è diventato uno scatto simbolo del rock. Il dollaro in foto è stato aggiunto al computer, come simbolo di una lotta verso il materialismo della musica degli anni 90′.
Kurt Cobain ha preso l’ispirazione per la cover dell’album da dei documentari in cui ha visto delle donne partorire in acqua.
Inizialmente la foto doveva presentare una censura sui genitali del bambino, ma il frontman della band pensò nessuno si sarebbe sentito offeso. Tuttavia, in alcuni paesi la copertina dell’album venne censurata lo stesso.
Spencer Elden e la causa ai Nirvana
Spencer Elden, ora 32enne, ha fatto causa ai Nirvana nel 2021 con l’accusa di pedopornografia e per aver provocato in lui una grande ansia e stress, dolori e perdita della gioia di vivere.
Perciò, Elden ha chiesto 150mila dollari di risarcimento .
Questa accusa ha sorpreso molto sia i legali della band sia i fan stessi, poiché il ragazzo è sempre stato grato ai Nirvana per essere sul loro album, si è tatuato la parola “Nevermind” sul petto, ha partecipato a documentari in cui elogiava la band di Cobain, e in occasione di anniversari del disco ha partecipato a dei set fotografici in cui replicava nuovamente l’immagine che ora non vuole nemmeno vedere l’ombra.
I legali dei Nirvana in tribunale hanno riportato queste mosse poco coerenti con l’accusa, spiegando che l’obiettivo di Elden è di guadagnare soldi con il risarcimento.
Il caso è stato chiuso nel 2022, ma nel dicembre 2023 è stato aperto nuovamente dai giudici.
24/09/2024
Fabio Massimo Di Marco