MICK JAGGER, 74 anni compiuti ieri, manda oggi un messaggio alla nazione attraverso due brani inediti disponibili da mezzanotte negli store digitali di tutto il mondo: “Gotta Get A Grip” e “England Lost”, il suo modo di rispondere a quella che lui chiama “l’epoca di confusione e frustrazione che stiamo vivendo”.
I due brani sono disponibili nei seguenti formati:
Vinile Double A side limited edition 12” (che contiene le due tracce inedite)
CD (che contiene le due tracce inedite)
digital download e Servizi di streaming dove sono disponibili le due tracce più i seguenti remix e featuring:
England Lost featuring Skepta
Gotta Get A Grip (Seeb Remix)
Gotta Get A Grip (Kevin Parker Remix)
Gotta Get A Grip (Alok Remix)
Gotta Get A Grip (Matt Clifford Remix)
Sono già online i due video che accompagnano due brani:
“Gotta Get A Grip” con Video diretto da Saam Farahmand, starring Jemima Kirke
“England Lost” con Video diretto da Saam Farahmand, starring Luke Evans
Mick ha dichiarato che le due tracce sono il risultato “dell’ansia e la consapevolezza di non conoscere il cambiamento politico in atto”. Jagger esprime un pungente commento personale che va a toccare tutto, da aggressivi cicli di notizie, alle persone che detengono il potere, il tutto accompagnato da chitarre roboanti e ritmiche enfatiche.
“England Lost” ci riporta ad una partita di calcio alla quale Jagger ha presenziato, ricordo che usa come analogia di un paese che si trova a un bivio politico.
“Si tratta di una squadra di calcio inglese che sta perdendo. Tuttavia, mentre scrivevo il titolo sapevo che la canzone sarebbe stata più di questo. Parla della consapevolezza di vivere un momento molto difficile della nostra storia. Parla della consapevolezza di non sapere dove ci troviamo e della sensazione di insicurezza; mi sentivo nella medesima maniera mentre scrivevo il testo della canzone. Ovviamente le parole sono scandite da una grande quantità di umorismo perché non amo nulla di troppo eccessivo, tuttavia non manca il senso di vulnerabilità caratteristico della nostra situazione come nazione.”
“Mentre componevo “England Lost”, immaginavo di collaborare al brano con un rapper britannico … Skepta è arrivato al momento giusto e mi sono innamorato fin da subito del suo lavoro”.
In “Gotta Get A Grip” restiamo accanto a Mick mentre mastica e sputa fuori nella sua maniera ribelle i problemi derivanti dalla guerra e dagli scandali politici.
Questo brano fa da colonna sonora ad un momento storico che solo Jagger sa esprimere in modo distruttivo e provocatorio con un sound elettrico.
“Il messaggio cruciale del brano – racconta Jagger – penso che sia nonostante tutto quello che sta succedendo devi prendere in mano la tua vita, essere te stesso e cercare di creare il tuo destino.”
Per quanto riguarda il clima politico: “Abbiamo chiaramente innumerevoli problemi… Quindi sono politicamente ottimista?…No.”
Riguardo ai due singoli: “Ho iniziato a scrivere i due brani ad Aprile e ho voluto che fossero pubblicati subito. Fare un intero album necessita spesso di molto tempo e sono anche lunghe le tempistiche di post produzione in vista delle uscite globali previste dalle case discografiche. È rigenerante esprimersi artisticamente in forme diverse e mi sento di vivere un sottile ritorno al passato, quando potevamo essere più liberi e registrare senza pensieri o strategie. Per la pubblicazione dei due brani non avevo intenzione di aspettare fino all’anno prossimo perché non volevo che perdessero il loro impatto intrinseco e di significato”.
Infine Jagger racconta cosa sta ascoltando al momento: “Setaccio molta musica online e perfino i più giovani della mia famiglia continuano costantemente a farmi sentire musica nuova, quindi quando ci vediamo ascolto qualsiasi cosa.
Ascolto molto R&B, pop e mix tra vecchio e nuovo e dopodiché, come tutti quanti, creo le mie playlists personali.
Le ultime cose che ho aggiunto sono Kendrick Lamar, Skepta, Mozart, Howlin’ Wolf, Tame Impala, tracce oscure di Prince e classici brani soul dei The Valentine Brothers.
Mi piace davvero tanto Kendrick Lamar, in quanto anche lui parla del discontento generale e riesce, con le sue parole, a raccontare il nostro tempo. Ho pensato che il suo lavoro, insieme a quello che sta facendo Skepta, siano progetti molto interessanti capaci di centrare il punto.”