Venerdì 1 luglio la cantante, pianista e songwriter Kandace Springs pubblicherà il suo album di debutto Soul Eyes su etichetta Blue Note. Prodotto da Larry Klein (insignito di più Grammy, già con Lizz Wright, Melody Gardot, Joni Mitchell, Herbie Hancock), l’album si bilancia fra soul e pop, riuscendo nell’intento di fondere le influenze jazz dell’artista con le sue origini, radicate nella tradizione di Nashville.
Kandace fa affidamento sulla lezione delle sue eroine Billie Holiday, Ella Fitzgerald, Nina Simone, Roberta Flack e Norah Jones, ma – come si avverte in Soul Eyes – senza imitare nessuno dei modelli.
L’album è già prenotabile in digital download: chi lo farà potrà ricevere immediatamente the la title track “Soul Eyes” (un fuoco che cova sotto la cenere…).
A seguito di un intenso tour nel Regno Unito, durante il quale ha aperto i concerti del suo ‘compagno di etichetta’ Gregory Porter, Kandace ha annunciato un show per la presentazione dell’album al Joe’s Pub di New York il prossimo 28 giugno.
Il percorso verso la scoperta delle sue uniche, originalissime doti non è avvenuto per Kandace nel volgere di una notte. Tant’è che il suo debutto su EP omonimo nel 2014 mostrava una decisa inclinazione per atmosfere R&B/hip-hop, con produzioni di Pop & Oak (colaboratori di Rihanna, Nicki Minaj, Miguel). L’EP fu accolto incredibilmente bene, tanto da conquistarle la presenza ai più seguiti programmi TV: Late Show With David Letterman, Jimmy Kimmel Live e The Tonight Show Starring Jimmy Fallon, così come apparizioni ai festival Afropunk e Bonnaroo.
Kandace è stata definita “una cantante gentile” (Wall Street Journal), “un’artista versatile e vitale” (Afropunk), e “un’energia vocale da prendere in considerazione” (Okayplayer). Essence Magazine la nominò come artista New & Next artist e Interview Magazine fece di lei una Music Discovery, scrivendo che mentre “sentire la parola ‘jazz’ può indurre l’ascoltatore a pensare alla musica del tempo che fu … la nuova artista Kandace Springs punta a sfatare questo luogo comune. La cantante, songwriter e pianista dosa con sapienza elementi soul, jazz e pop, producendo un unico e moderno sovvertimento fra generi che le permette di rivolgersi a un pubblico tanto giovane che più maturo”
Per quanto fantastica fosse stata quest’esperienza, nell’accingersi ad incidere il nuovo album, Kandace non riusciva a scrollarsi di dosso l’impressione di non essere ancora in grado di esprimersi al meglio, di cantare davvero se stessa. Discussioni con i suoi produttori di lunga data Carl Sturken e Evan Rogers la portarono ad una ricerca interiore e a ripensare alla direzione musicale da prendere.
Per Soul Eyes, Kandace ha continuato a collaborare intensamente con Rogers e Sturken, che però si rivolsero a Klein al fine di aiutare la cantante a far emergere i tratti peculiari della sua arte. “Larry voleva che avessi la massima libertà nello studio di registrazione” ricorda Kandace. “Mi sono trovata spesso in sedute di incisione in cui il produttore tendeva a prendere il controllo. Larry invece era per un ‘vai e fai quello che ti senti’. Il che ha portato al migliore dei risultati: ha realizzato questo disco in modo perfetto.”
Klein tesse gli elogi di Kandace, definendola “un talento naturale”. “In quest’epoca, in cui l’ostentazione e la brama di notorietà sono spesso travisate per talento, lei è quel raro tipo di persona che canta e suona perché questa è la sua ragione di vita. La prima volta che ho ascoltato Kandace, è bastata una sola canzone a convincermi. La sua voce velata, insieme con un modo di esporre le frasi tanto maturo a dispetto della giovane età, così come il suo stile obliquo nell’accompagnarsi al pianoforte mi conquistarono.”
Tra le undici canzoni contenute in Soul Eyes troviamo composizioni originali (alcune delle quali scritte a quattro mani) di Kandace, il grande classico “Soul Eyes” e canzoni di Jesse Harris, Shelby Lynne, War e altri. L’album vede Kandace al piano insiene con un cast di illustri personaggi: Terence Blanchard alla tromba, Dean Parks e Jesse Harris alla chitarra, Vinnie Colaiuta alla batteria, Pete Kuzma all’organo, Dan Lutz al basso e Pete Korpela alle percussioni.
Questa la track listing di Soul Eyes:
1. Talk To Me (J. Harris)
2. Soul Eyes feat. Terence Blanchard (M. Waldron)
3. Place To Hide (J. Tzuke, L. Silvas, G. Kearns)
4. Thought It Would Be Easier (S. Lynne, B. Bottrell)
5. Novocaine Heart (K. Springs, E. Rogers, C. Sturken, B. Alexander)
6. Neither Old Nor Young (J. Harris)
7. Too Good To Last feat. Terence Blanchard (K. Springs, G. Wells, L. Robbins)
8. Fall Guy (K. Springs, E. Rogers, C. Sturken, J. Harry)
9. The World Is A Ghetto (B.B. Dickerson, C. Miller, H. Brown, H. Scott, L. Oskar, L. Jordan, P. D. Allen)
10. Leavin’ (S. Lynne)
11. Rain Falling (K. Springs)