Assegnati i Premi Goya, gli oscar spagnoli, giunti alla 31esima edizione. Il thriller “Tarde para la ira” opera prima di Raúl Arévalo ha vinto il Goya per il miglior film spagnolo, in un’edizione dominata da “Un monstruo viene a verme” di Juan Antonio Bayona che ha portato a casa 9 premi su 12 candidature ricevute. Due statuette sono andate a Emma Suárez miglior attrice protagonista per l’interpretazione in “Julieta” di Pedro Almodóvar, prossimo presidente della giuria al Festival di Cannes, e non protagonista in ‘La próxima piel’.
Miglior film: “Tarde para la ira” di Raúl Arévalo
Regia: J.A. Bayona per “Un monstruo viene a verme”
Regista opera prima: Arévalo per “Tarde para la ira”
Attore protagonista: Roberto Álamo per “Que Dios non perdone”
Attore non protagonista: Manolo Solo per “Tarde para la ira”
Attrice protagonista: Emma Suárez per “Julieta”
Attrice non protagonista: Emma Suárez per “La próxima piel”
Sceneggiatura originale: David Pulido, Raúl Arévalo per “Tarde para la ira”
Sceneggiatura non originale: Alberto Rodríguez, Rafael Cobos per “El hombre de las mil caras”
Fotografia: Óscar Faura per “Un monstruo viene a verme”
Montaggio: Bernat Vilplana, Jaume Marti per “Un monstruo viene a verme”
Colonna sonora: Fernando Velázquez per “Un monstruo viene a verme”
Canzone: “Ai, Ai, Ai” by Silvia Pérez Cruz per “Cerca de tu Casa”
Film europeo: “Elle” di Paul Verhoeven
Film latinoamericano: “El ciudadano ilustre” (Arg) di Gaston Duprat e Mariano Cohn
Goya alla carriera: Ana Belén