Il nuovo film su San Francesco d’Assisi racconta quindi di Francesco e dei suoi compagni, della ‘Regola’, cioè la vita che scelgono di condurre i frati, dell’Ordine e della sua strenua battaglia per la pace. “Un film con Francesco piuttosto che su di lui”: così lo presentano i due registi. Il Francesco sognatore, utopista, creatore di idee. Il Francesco laico. Colui che cercava di inventare un nuovo rapporto fraterno tra gli uomini, con lo scambio al centro della sua vita e l’utopia sempre condivisa. Su questa “avventura sentimentale, umana, politica, collettiva e intima” si costruisce, immagine dopo immagine, il film ‘Il sogno di Francesco’ di Renaud Fely e Arnaud Louvet, con Elio Germano nei panni del poverello di Assisi e Alba Rorhwacher in quelli di Santa Chiara. “È il film più francescano mai fatto su di lui – ha commentato Germano – perché non mette al centro Francesco, ed anche lui stesso del resto non voleva passare per santo, e perché racconta l’esperienza degli altri suoi compagni, in precedenza sempre messi in ombra”.
Commozione ma anche perplessità da parte della comunità del Sacro convento di Assisi dopo avere assistito all’anteprima del film ‘Il sogno di Francesco’ di Renaud Fely e Arnaud Louvet, con Elio Germano nei panni del poverello. “Noi siamo perplessi pur apprezzando il tentativo che crea dibattito e approfondimento – ha detto padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa – e cogliendo la bellezza tecnica. Ci sono comunque tre errori storici: la preghiera semplice che è del 1912; il tentativo di suicidio di frate Elia che non esiste; infine la fedeltà alla Chiesa e al lavoro sono capisaldi delle due Regole, non bollata e bollata. Per il resto il film cerca di mettere in risalto il giusto travaglio che va dall’intuizione all’istituzione del carisma francescano”. Il film uscirà nelle sale italiane dal 6 ottobre prossimo.